VIS SPILIMBERGO – BARCOLANA 51-49 (17-6 / 5-10 / 17-15 / 12-18)
Dopo la bella prestazione di una settimana fa in quel di Monfalcone, senza però punti nel carniere, come spesso è accaduto quest’anno, la Vis vede in casa la possibilità di far suo lo scontro diretto con i pari classifica della Barcolana, con l’arduo compito di ribaltare il -5 dell’andata.
Parte subito bene la compagine del duo Braidotti-Patisso, come spesso le è accaduto in questo campionato, anche contro formazioni di rango superiore, salvo poi perdersi negli errori più banali. Dopo 5′ i mosaicisti si portano sul +8 (10-2), dopo un’azione di contropiede da manuale del basket e finalizzata da D’Avenia (6pt nel quarto). Coach Barzelatto chiama time out per fare quadrato con i suoi, Braidotti invece predica calma, essendo i ragazzi esaltati dall’azione da poco finalizzata. Come d’incanto, la Vis si spegne, come se coach Braidotti avesse avuto la sfera magica in panchina a presagire il primo black out dei suoi. Barcolana ne approfitta ma non troppo, si porta sino al 10- 6 per poi subire l’accelerazione dei ragazzi di casa che negli ultimi 100″ fanno il parziale di 7-0 con 5pt di fila di D’Andrea (8 nel quarto) e ancora con D’Avenia.
Il secondo quarto è sagra degli orrori: Spilimbergo fa 5pt nel quarto con i soli Passudetti e D’Andrea, Barcolana vince il quarto ma non ne approfitta fino in fondo, sbagliando anch’essa quanto è umano sbagliare.
Durante l’intervallo una musica già sentita, coach Braidotti vuole concentrazione dai suoi per i restanti 20′, ma soprattutto vuole vedere messo in pratica tutto il lavoro di mesi di allenamenti insieme. La Vis risponde presente. D’Andrea, non trovando grandi spazi sotto il canestro avversario, decide di giocare da guardia, e con due bombe dalla lunga distanza, annichilisce gli avversari che intanto avevano trovato il pareggio e il primo +2 di tutta la gara. Poi l’ennesimo black out della gara, ma questo molto pericoloso perchè a tempo quasi scaduto. Un discreto vantaggio gestito male porta Rudl &c. a ridosso dei mosaicisti che sbagliano prima i liberi della sicurezza, poi un contropiede finito sul ferro. Sono di Passudetti i punti della vittoria, troppo sofferta per esserne felici, ma utile a muovere una classifica che stava diventando eccessivamente deficitaria.