SPILIMBERGO 66
FERRARA 70
(dopo tempi supplementari)
L’impresa non era certamente di quelle più facili, ma Spilimbergo ci è arrivata veramente vicino: sconfiggere la capolista avrebbe certamente fatto esplodere il palasport “Favorita” con la festa dei tifosi. Ci ha creduto, ha sfiorato con la mano la vittoria, ma dopo un supplementare la formazione di Andriola si è dovuta arrendere: la capolista Mobyt Ferrara esce dal palazzetto friulano con i due punti in tasca, asciugandosi però la fronte dalle gocce di sudore che Benigni e compagni hanno provocato agli estensi.
Si, perchè nonostante le defezioni (ancora indisponibile Ogrisek e con un Accardo che ha giocato solo tre minuti), il cuore della Graphistudio ha annullato le distanze tecniche che, alla vigilia, sembravano creare una voragine enorme a favore della Mobyt.
La capolista fatica in attacco, limitata dalla grande applicazione difensiva degli spilimberghesi: solamente una fiammata di Franz Gori permette di guadagnare il +5 durante il primo periodo, distacco subito annullato dalla Graphistudio. Si segna poco e le percentuali non sono delle migliori (35% dal campo per i padroni di casa, 38% per la Mobyt) e il 12-13 alla prima sirena è punteggio eloquente: per gli estensi si mette in luce Andrea Campiello (10/12 da due e 8 rimbalzi), che viene però ben presto confinato in panchina a causa dei problemi di falli. Tutto questo gioca a favore di Spilimbergo, che riesce a portarsi in vantaggio nel secondo quarto. Passaglia (2/11 al tiro, 5/8 ai liberi, 9 falli subiti, 6 rimbalzi, 3 assist e due recuperi) soffre al tiro ma bilancia con il lavoro sporco, mentre lo imita Gaspardo (3/7 dal campo, 4/4 ai liberi, 8 rimbalzi e 4 recuperi), utile con il suo apporto a tutto campo: comunque Ferrara, a parte un meno sei, rimane attaccata alla formazione di casa.
Dopo il 31-29 di fine secondo quarto, le qualità degli ospiti riescono ad emergere: un roster chilometrico, quello a disposizione di Furlani, che può contare su uomini importanti in uscita dalla panchina. Con Campiello fuori, ci pensa Cortesi con un paio di iniziative a portare punti, assieme a Maggiotto ed al genietto della regia Ferri: i problemi in attacco di Spilimbergo pesano non poco e soli dieci punti segnati nel terzo quarto portano al +6 la Mobyt.
Ancora emozioni nell’ultimo periodo: Ferrara prova il colpo del KO, ma ci pensa il solito Fazzi (1/9 da due ma 5/7 da tre e 5/6 ai liberi) ad aprire la scatola dai 6.75, con gli ospiti che non trovano alternative ai tiri pesanti dell’ultraquarantenne fuoriclasse di Andriola. Insieme a lui c’è un Braidot (5/12 dal campo, 6/6 ai liberi, 13 rimbalzi, 5 recuperi) assolutamente immarcabile a tutto campo: l’apporto difensivo dell’ala ex Falconstar è fondamentale ai fini dell’incontro, che si decide all’overtime.
Infatti, sul punteggio di 59-59, per due volte i padroni di casa hanno la possibilità di vincere, ma il ferro li beffa: nei cinque minuti di supplementare, Campiello e poi Ferri (1/4 da due, 1/3 da tre, 13/16 in lunetta, 7 falli subiti, 4 recuperi) sono decisivi per i canestri dell’allungo. Spilimbergo, ormai stremata con Fazzi, Passaglia e Diviach protagonisti di un match da oltre quaranta minuti sul parquet, deve arrendersi: 66-70 e i due punti finiscono in mano al team di Furlani, pure con una Spilimbergo che strappa applausi per la caparbietà.
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Graphistudio Spilimbergo: Benigni 4, Fazzi 22, Braidot 16, Diviach 4, Passaglia 10, Gaspardo 10, Accardo; non entrati: Daniotti, Ogrisek e Vitolo. Coach Andriola.
Mobyt Ferrara: Sorrentino 3, Agusto 4, Cortesi 9, Campiello 21, Ferri 18, Maggiotto 9, Seravalli 2, Gori 4, Mirone; non entrato: Benfatto. Coach Furlani.
Parziali: 12-13, 31-29, 41-47, 59-59